PIAZZA DEL POPOLO
La piazza, di forma quadrangolare, di aspetto, e centro ideale della città. Vi confluiscono sei strade: via Diaz, via XIII Giugno, via IV Novembre, via Santi Muratori, via Cairoli, e il passaggio che conduce in piazza Garibaldi. Nelle immediate vicinanze si trovano altre due piazze: piazza Garibaldi e piazza XX Settembre detta piazza dell’Aquila. Con quest’ultima c’è un collegamento oltre che per via Santi Muratori, anche per mezzo di un passaggio sotto il palazzo comunale. Sulla piazza del Popolo si affacciano i seguenti edifici: il palazzo del Comune nel lato ovest, il palazzetto Veneziano e il palazzo della Prefettura nel lato sud, il palazzo sede della Banca di Romagna sovrastato dalla torre dell’orologio nel lato est, il palazzo sede della banca UNICREDIT seguito da case di abitazione nel lato nord.
Questa piazza è una creazione veneziana e rappresenta il fulcro degli interventi di rinnovo urbano attuati sotto il dominio della Serenissima. Le sue dimensioni, rimaste inalterate, furono definite negli anni 1470-80, ampliando quello che era un semplice slargo lungo la sponda del Padenna, il canale che scorreva dove ora sta il palazzo merlato. Si dette in tal modo maggiore respiro e rilievo a quello che era divenuto il centro politicamente nevralgico della città a fine Duecento, quando le funzioni amministrative comunali avevano preso a svolgersi nelle dimore dei Da Polenta, che qui si trovavano.
E' considerata il centro ideale della Città, luogo di ritrovo quotidiano dei ravennati e sede dei più grandi eventi cittadini. Di forma quadrangolare si presenta di aspetto nobile e raccolto. Fino al 1483 era solo un terreno erboso e fu durante la dominazione veneta che venne ampliata e pavimentata. Affacciato alla piazza, il Palazzo Merlato (Palazzo Comunale) prende il nome dai merli posticci che furono posti nel 1857 in occasione della visita del Papa Pio IX, fu iniziato nel 1681 e sorge proprio ove una volta scorreva il fiume Padenna. Accanto, troviamo il Palazzetto Veneziano, cosiddetto perché appunto eretto dai veneziani sempre nel Quattrocento. I cinque grandi archi con l'archivolto in terracotta poggiano su delle colonne di granito con capitelli di tipo composito con foglie di acanto dell'epoca dell'imperatore Teodorico (493 - 526). Non passano inosservate le due colonne veneziane erette davanti al palazzo comunale nel 1483, col caratteristico basamento a gradoni, ornati di formelle raffiguranti i segni dello zodiaco ed ornamenti floreali. Sopra di esse si trovano le statue di San Vitale e di Sant'Apollinare, patroni della città. Di fronte osserviamo la torre dell'orologio che suona le sue campane ogni ora per i cittadini.
Curiosità:
In mezzo alla piazza è collocata la lapide sulla quale è la seguente iscrizione: "L'ALBERO DE LA LIBERTÀ FU QUI PIANTATO IL 15 FEBBRAIO DEL 1849 E IL MUNICIPIO DI RAVENNA A RICORDO POSE IL 15 MAGGIO DEL 1904". Fu quello un periodo di rivoluzioni in tutta Europa, e Ravenna non mancò di fare la sua parte con la conquista di un'effimera libertà. Ogni anno sopra la lapide vi è posto l'albero che festeggia il natale.
Qui, il 24 febbraio 1441, al grido di "Viva San Marco!", la Repubblica di Venezia venne proclamata dominante e protettrice della città di Ravenna.
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