martedì 17 aprile 2012

Palazzo dell’orologio

Qui vi erano collocate anticamente le chiese di S. Sebastiano e S. Marco.


Palazzo dell’orologio ( Banca di Romagna)

Questo lato della piazza era occupato da due singolari chiese, San Sebastiano, più antica, dalla parte dl via Diaz, e San Marco, costruita nel 1491, tanto vicine che dall’interno si poteva passare dall'una all’altra attraverso tre grandi archi aperti nella parete divisoria. Le due facciate erano praticamente fuse e l'aspetto complessivo verso la Piazza non era molto dissimile da quello odierno.
L’edificio svettava la torre dall’orologio con la campana, mentre il quadrante era nel riquadro centrale più in basso e recava l’indicazione di tutte le ventiquattro ore dal giorno. Quel quadrante si trova ora nel cortile dal palazzo dalla Provincia.
Nel 1783 fu costruita la facciata con la torre a l’orologio così come lì vediamo secondo il progetto di Camillo Morigia. La facciata consta di sai grandi riquadri di un leggero bugnato, con bella balaustrata sansoviniana, ad è elegante ad armonica. Nei sei riquadri, in basso, al Iati, sono due porte, e al centro è una lapide cha reca i nome dai partigiani caduti in combattimento o par rappresaglia nel periodo dal settembre 1943 all’aprile 1945. ln alto, al Iati, due finestre con timpano e, al centro, un motivo architettonico con colonna a frontone ricurvo.
Le due chiese, cha poi, sconsacrate, servirono a vari usi (il teatro dai burattini del calabre Campogalliani (dal 1905), il primo cinematografo di Ravenna (dal 1907), un marcato di pollame, uno spaccio, una macelleria, un garage) furono demolite nel 1925 e si costruì l’edificio attuale conservando la facciata del Morigia. L’edificio è da decenni di proprietà di banche (Banca nazionale del lavoro, poi, oggi Banca di Romagna).

Chiesa di San Marco
Costruita a Ravenna in Romagna nel 1491, si trovava nella piazza del Popolo di Ravenna  ed era vicina alla chiesa di San Sebastiano, più antica. Questa due chiese erano talmente vicine che dall'interno si poteva passare dall'una all'altra attraverso tre grandi archi aperti nella parete divisoria. Le due facciate erano praticamente fuse e l'aspetto complessivo verso la piazza non era molto dissimile da quello odierno.



Nessun commento:

Posta un commento