martedì 17 aprile 2012

Casa Matha


La storia della Casa Matha si perde nella notte dei tempi; nel corso dei secoli questa istituzione cambia la forma giuridica e l' attività sociale in linea con la vita cittadina di Ravenna.  Certamente l' evoluzione storica dell' ordine è strettamente legata alla storia di Ravenna.

Il più antico documento che sembra avere attinenza con la Casa Matha è la "Carta piscatoria" del 943 d.C.: si tratta di una richiesta di enfiteusi su pergamena presentata all' arcivescovo di Ravenna dai dirigenti della "Scola Piscatorum Padoreno". Questo documento sembra suggerire che la Casa Matha sia la più antica corporazione di mestiere con scopi mutualistici conosciuta in Europa.

Si suppone che la "Scola Piscatorum Padoreno" sia la progenitrice della "scola piscatorum de Civitate Ravennae" di cui si ha traccia in documenti della fine del secolo mille: una corporazione di mestiere dell' alto medioevo. A Ravenna, città circondata dalle acque, la corporazione dei pescatori fu certamente importante.

All'inizio del 1200 è accertata la nascita dell' Ordine della Casa Matha, che è una corporazione di mestiere di pescivendoli e macellai : si suppone che questa sia un'evoluzione delle corporazioni precedentemente indicate. Non si conosce neppure l'origine del nome Casa Matha. 

Dal XIV secolo in avanti ci è pervenuta un'abbondante quantità di documenti sulla vita dell'ordine. Fra questi si segnala il " Cartolare Della Casa Matha ", che contiene gli statuti, le matricole dei Soci che si succedettero nel tempo e gli eventi più importanti dell'associazione fra il 1303 e il 1753.


Nel corso dei secoli assume via via lo status di corpus collegia, scola,  universitas, ordo, a secondo che sia un' appartenenza obbligata, o un'istituzione dall’ammissione libera e ambita, o una fratellanza di liberi artigiani, o organo costituente del comune libero, o sodalizio protetto dai signori della città.

La Casa Matha si occupò delle norme igieniche e deontologiche del commercio del pesce e della pesca e possedette e amministrò estese valli, boschi, pascoliseminativi oltre che immobili urbani ed extra-urbani; praticò l' enfiteisi sulle acque; si occupò di beneficienza e mutualità.

Nel 1919 la Casa Matha fondò una Scuola Nautica ad indirizzo peschereccio, che ebbe importanza nell' avviamento al lavoro di tanti giovani nel Ravennate. La scuola cessò nel 1944.

Oggi la Casa Matha promuove la salvaguardia dell' ambiente (pinete, valli, boschi), promuove corsi di istruzione superiori e universitari, organizza conferenze ed eventi culturali, amministra i propri beni.


La millenaria Casa Matha, di cui Ravenna può ben vantarsi essendo la libera associazione più antica del mondo, vive per trasferire al futuro un modo antico di essere di un settore dell’economia ravennate: uomini che in simbiosi con l’ambiente amavano valli e pinete e ne traevano nutrimento per la città.
C’è ormai la certezza che in futuro la natura riproporrà, a causa del fenomeno della subsidenza, le antiche vastità semisommerse: il destino dei paleolidi sabbiosi sui quali i ravennati piantarono la pineta è dunque di finire sott’acqua.
Come le antiche valli, anche la pineta è “cosa” dei ravennati. Lo è tanto che nel vessillo comunale campeggia un grande pino ad ombrello fra due leoni rampanti.
A buon diritto tutori delle tradizioni ravennati, ci adoperiamo in tutte le maniere per la salvezza della pineta. Lo stato di degrado è forte: l’acqua regna ormai sovrana, le “basse” sono sempre più ampie, i pini affondano le radici negli acquitrini e muoiono per asfissia, oppure si ribaltano al primo alito di vento.
Il degrado del nostro ambiente naturale è stato veloce e progressivo. Pinete, valli, coste: un patrimonio di inestimabile valore che purtroppo non riusciremo a trasmettere alle nuove generazioni così come ci era stato affidato.

La Casa Matha sta ritornando alle sue antiche origini di rappresentante dei pescatori di acque interne e si è candidata alla gestione delle attività di pesca, itticoltura e pesca di bivalvi nelle pialasse. Ecco perché non può rimanere indifferente di fronte al problema della subsidenza, causato dagli emungimenti di acque di falda e di gas metano.
Le proiezioni all’anno 2020/2025 parlano di un abbassamento di non meno di 25 centimetri. Previsioni proiettate più lontano ci dicono che Ravenna sarà a rischio di alluvione per ingresso di acque marine. Se non è possibile bloccare l’estrazione del gas metano (sarebbe però possibile l’allontanamento dalla costa dell’estrazione) è però auspicabile il blocco dell’emungimento di acqua di falda, sostituendola con acqua di superficie.
La Casa Matha chiede di incentivare e di favorire lo sviluppo delle attività non intensive che già si effettuano nelle nostre piallasse e che già forniscono lavoro e reddito sufficiente ad oltre 50 addetti. Con una corretta ed oculata gestione si potrebbe creare reddito per molti altri lavoratori.

Tra l’altro la Casa Matha ha chiesto di poter recuperare e restaurare a proprie spese una vecchia casa di caccia (ex conti Baldi) di proprietà comunale, posta quasi al centro della pialassa Baiona e in completo stato di abbandono, per ricavarne una base operativa per la facoltà di Scienze Ambientali, che così potrebbe meglio operare proprio per gli studi sullo stato della pialassa. Stiamo ancora aspettando una qualsiasi risposta dall’amministrazione comunale.

Oltre alle cause naturali, infatti, vi è da metter in conto la poca sensibilità dell’amministrazione pubblica, che spesso ignora persino gli interventi più semplici. Un esempio per tutti: basterebbe mettere la pineta, come accade per i terreni agricoli, “sotto idrovora” per contribuire a prolungare la vita delle nostre pinete.

La Casa Matha da sempre promuove pubblicazioni e ricerche culturali rivolte alla tutela dell’ambiente, valli e pinete, alla storia della città, e a tutto ciò che riguarda Ravenna e il suo sviluppo, come la collaborazione con l’Università di Bologna e le varie associazioni culturali che trovano ospitalità nella nostra sede.
Proprio nell’Aula Magna della Casa Matha è iniziato nel 1989 il Corso di Laurea in Scienze Ambientali dell’Università di Bologna.
L'Ordine della Casa Matha, ieri come oggi, si erge in difesa delle tradizioni ravennati e combatte le sue battaglie per la tutela dell'ambiente, con la certezza che tutta Ravenna capisca e sostenga i suoi sforzi.

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